Maurizio Romano inizia a scattare in modo quasi inconsapevole verso i 18 anni, durante il servizio militare, e da allora non smette più.
Di origine napoletana, nasce a Boston nel 1968, per trasferirsi a Bergamo, città d'adozione, nei primi anni dell'infanzia.
Napoli e Bergamo, due città agli antipodi che stimolano la curiosità, la ricerca, l'ispirazione.
Vivace, contraddittoria, rumorosa, marittima e azzurra la prima.
Sobria, ordinata, silenziosa, prossima alle montagne e verde la seconda.
I contrasti attraggono l’attenzione e la passione per la fotografia cresce con vigore negli anni.
Non predilige un genere fotografico, ma la strada è il palcoscenico che attrae lo sguardo di Maurizio perché "La gente è lo spettacolo più bello del mondo".
Le Persone, che si muovono tra le geometrie delle città, nel disordine dei mercati, nella confusione di profumi e odori e colori, sono rappresentate nelle sue fotografie al pari di originali e moderne Architetture.
Ama scattare in analogico, per non dimenticare le origini della fotografia, nonchè in digitale che ha aperto orizzonti inimmaginabili.
Il confronto, lo scambio, le frequentazioni nel mondo della fotografia aiutano Maurizio a migliorarsi e ad aprire la mente.
Ma la curiosità per il mondo è la linfa vitale di ogni suo nuovo Scatto.
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